Angeli Perduti
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Sono passati centocinquantacinque giorni da quando Killer ha cominciato la sua attività per Agent. Lei - Agent - fa le sue prenotazioni e ripulisce dopo il \"lavoro\", e tutto fila liscio. Però Agent comincia ad essere un po' ossessiva nei confronti di Killer. Finché un giorno Killer scappa con Punkie, verso una vita avventurosa. \"Angeli perduti\" è uno sviluppo ideale di \"Hong Kong Express\". Doveva essere il terzo episodio del film precedente, ma fu abbandonata perché lo avrebbe reso troppo lungo. Qui diventa l'asse portante degli intrecci di una realtà metropolitana sempre più schiacciata dalla solitudine individuale, tanto opprimente da non trovare neanche lo sfogo della tragedia. Wong Kar-Wai sa sorridere amaro e trasmette con discrezione la sua idea del mondo.
\"'Angeli perduti' esaspera la forma - il grandangolo è la superstar del subconscio: una lente Cinemascope serve alla distorsione orizzontale pur in una città da leggere verticale - come la sostanza: ne esce un film ingegnoso e affascinante, forse meno ricco del precedente, ma sempre in grado di porre domande essenziali cui a loro volta risponderanno dubbi essenziali. Si tratta di materia di cinema puro: ma ora servono le regole per la conquista del pubblico. Se fosse Hollywood a chiamare, la prossima volta.\" (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 4 Maggio 1996)\"Un microcosmo ma senza nessuna intenzione di osservarlo realisticamente. Al contrario, tutto è folle, esagitato, sopra le righe e, soprattutto, affidato a una furibonda tempesta di immagini che, intenzionalmente, snaturano ogni logica, suscitano sensazioni altre, passano dalle cifre drammatiche più convulse - le sparatorie, le corse nella notte - a occasioni fra il paradosso e la beffa che rasentano addirittura il grottesco - i giochi guerrieri di Ho a cavallo del maiale appena ucciso - , esasperando i colori, notturni e diurni, privilegiando un montaggio convulso che raramente consente alla vicenda di sostare, salvo in quei momenti in cui, con meditata perizia, si dà spazio o al dolore esistenziale - Agent, dopo la lettera di abbandono, disperatamente abbracciata al juke-box - o a un delicato, contenuto lirismo, come l'amore sotto la pioggia di Cherry e Ho. Un cinema di forte impatto visivo, perciò, con empiti narrativi da Nouvelle Vague ma, ad ogni pagina, con una originalità stilistica che continua a raccomandare Kar-Wai come uno degli autori più significativi e personali che ci arrivino dall'Oriente. Ne sentiremo riparlare: con successi crescenti.\" (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 7 Maggio 1996)\"Un pugno di giovani inclassificabili, solitari, alienati, a modo loro romantici. Riprese mobilissime, con bruschi salti di tono, colore, velocità. Ambienti notturni, molto neon, strade, bar, fast food, ossessioni alimentari, professioni insolite o pericolose esercitate come mestieri qualunque, con metodo efficienza, puntiglio. Pochi dialoghi ma molta voce fuori campo, perché ogni personaggio si racconta da sé, e anche se c'è moltissima azione lo spazio in cui ci muoviamo è sempre anche uno spazio interiore.\" (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 16 Maggio 1996)
Giusto. Mi sembrava impossibile rappresentarlo anche perché è morto. Quindi non potevo resuscitarlo nella Berlino di oggi. Solo gli angeli sono immortali. Inoltre non volevo riproporre tutta la parte nella quale si gira il film sui nazisti. Così ho deciso di inserire Peter Falk come un ricordo di Damiel. Al museo dellolocausto, Damiel racconta a Cassiel di aver incontrato una volta un ex angelo e in effetti racconta la scena del film in cui Peter Falk si accorge che vicino a lui si è posato un angelo, non lo vede ma avverte la presenza di Damiel. Falk gli racconta come è bello essere tra i mortali e come sarebbe bello parlare insieme. Damiel si sposta verso il bunker vicino alla stazione distrutta di Anhalter Bahnhof. Su una roulotte, un ex chiosco dove si vendevano bevande, ho scritto in inglese il testo originale che Peter Falk dice a Damiel: to smoke, have coffee. And if you do it together its fantastic! Damiel osserva il chiosco e prende la decisione di incarnarsi in un essere mortale, decisione che diventa effettiva dopo aver incontrato Marion nel circo. La scritta wer bomben baut wirft bomben (Chi costruisce bombe lancia bombe) esiste ancora. Oggi il bunker è un gabinetto degli orrori. Ci entri e dappertutto ci sono mostri, scheletri e fantasmi terrorizzanti.
FERMO - Storie di solitudini che s'incrociano tra le luci delle notti di HongE' di nuovo tempo alla Sala degli Artisti di Fermo per la rassegna di film a mezzanotte. La nuova data è Venerdì 27 Gennaio ore 23.59 con la proiezione di ANGELI PERDUTI di Wong Kar-Way, film cult del 1995 restaurato in 4K in collaborazione con Tucker Film.Kong Ming, infallibile sicario, non è altrettanto a suo agio nel rapporto con la socia, innamorata di lui. Un bizzarro giovane sordomuto s'invaghisce di Charlie, tanto da aiutarla a riconquistare il suo ex ragazzo.Wong Kar Wai sviluppa idee rimaste inutilizzate in Hong Kong Express (1994), realizzando una sorta di spin-off che ha in comune anche uno degli attori protagonisti.Speculare e ancora più psichedelico, decontestualizza un genere (gangster movie) e ricrea gli stilemi del linguaggio da videoclip contaminandoli con l'influenza del cinema d'autore europeo.Una Hong Kong notturna e acida è trasfigurata nell'inconfondibile universo wonghiano popolato da personaggi disfunzionali, in cui i dettagli si fanno elementi estetici.Angeli perduti sarà riproposto anche Domenica 29 Gennaio alle ore ore 21.30. 59ce067264
https://www.wontvplus.com/forum/discusiones-generales/chaos-magick